Noi di ViviComics siamo molto attivi online. Su Instagram, tra le altre cose, portiamo avanti anche i Live Talk Show, dirette che prevedono la presenza di uno o più conduttori e uno o più ospiti. Durante queste live, gli ospiti condividono con il pubblico le proprie passioni e raccontano le loro esperienze personali nell’ambito. Abbiamo affrontato un po’ di tutto: dal retrogaming, alle serie tv, ai viaggi in Giappone… In alcune occasioni, inoltre, abbiamo affrontato il tema Passion Economy. In altre parole, abbiamo portato ai nostri follower esempi pratici di come sia possibile trasformare le proprie passioni in lavoro.
Ad esempio, recentemente Martino Smaltini ci ha parlato di come dopo 30 anni da Dungeon Master sia arrivato a creare dei contenuti nel gioco di ruolo.
Il 30 giugno abbiamo tenuto un’altra diretta Instagram, e l’ospite della serata è stata Elvira (aka @la_cosplayer_con_la_mascherina). Di cosa ci ha parlato? Del suo percorso da artista e di come comunica attraverso le sue passioni, ovvero il disegno, il cosplay e il video editing.
Chi è Elvira
Pugliese doc, si definisce “timida”, ma secondo noi ha un’energia incontenibile. Elvira si è interessata al disegno sin da piccolissima: il tutto, infatti, nasce dalla dura critica di un professore delle scuole medie. Critica che si è poi trasforma in una sfida che ha spinto la nostra ospite a frequentare un anno di scuola di disegno.
Nel 2018, Elvira inizia anche a frequentare le fiere del fumetto pugliesi e scopre la passione per il cosplay. Anche il video editing è qualcosa che l’ha attratta sin da piccolissima e oggi sta dando il seguito alla cosa con un progetto work in progress.
Entriamo nel vivo della live
È il momento di parlare della diretta! Nei prossimi paragrafi sintetizziamo il cuore della live. Quello che è scritto qui non ti basta e vuoi approfondire? Puoi vedere il video integrale sul comunicare attraverso le proprie passioni.
Vediamo chi sei in cosplay. Puoi raccontarci qualcosa del tuo personaggio?
Il personaggio che interpreto si chiama Rena Ryūgū ed è un character di Higurashi no naku koro ni. Non posso svelarvi troppo, però. Quello che posso dirvi è che è un personaggio che ama le cose kawaii ma che porta sempre con sé un machete enorme.
Restiamo sul tema cosplay. Come mai su Instagram hai scelto un nome così singolare come @la_cosplayer_con_la_mascherina?
È successo un po’ per caso. Ho iniziato a partecipare alle fiere del fumetto nel 2018 ed ho sempre portato cosplay nostalgici. Poi c’è stato il Covid, e per un bel periodo non ho più potuto prendere parte a questi eventi. Con il 2021 ho deciso di partecipare di nuovo a queste manifestazioni in cosplay, e per ragioni di sicurezza ho cominciato ad indossare la mascherina. In queste occasioni scherzavo con i miei amici e ripetevo che non volevo essere vista come una semplice cosplayer con la mascherina, ma essere riconosciuta da tutti come la cosplayer iconica che aveva integrato la mascherina nei suoi personaggi. Quindi è nato tutta da una battuta, praticamente.
Dal 2018 ad oggi hai portato in fiera diversi cosplay, che però hanno qualcosa in comune…
Sì, sono tutti cosplay di opere “vecchie”. Il mio obiettivo alle fiere è sempre stato portare qualcosa di nostalgico, cioè vestire i panni di un personaggio non particolarmente recente che avesse un significato particolare per me. A Bgeek 2019 ho portato Zick, personaggio di Monster Allergy. Mi hanno riconosciuto in pochi, ma essere riconosciuta mi ha fatto comunque felice.
Dopo 5 anni nell’ambiente cosplay, c’è qualcosa che puoi dire di avere imparato?
Apro dicendo che cosplay non significa solo essere riconosciuti dagli altri partecipanti alle fiere. Il cosplay può essere qualsiasi cosa: un hobby, un lavoro…ma la cosa più importante è che non deve essere una competizione.
Quindi bisogna imparare a non giudicare le persone. Chi giudica dovrebbe chiedersi: chi sono io per dire che il tuo cosplay fa schifo? E poi le persone migliorano ogni giorno. Prendi me: nel 2018 per andare in fiera non mi truccavo, e se mi truccavo mi facevo aiutare da mia sorella o da mia madre. Però adesso che sono cresciuta lo faccio da sola.
Fare da sola non significa che sappia tutto, anzi, imparo nuovi trucchi di continuo. In parte lo faccio da autodidatta attraverso Tik Tok, ma anche i miei amici mi stanno insegnando alcuni metodi per truccarmi. Ad esempio, mi stanno dando dei consigli per il contouring. In sostanza, il cosplay lo associo al disegno, perché anche lì devi imparare piano piano le varie tecniche.
Parliamo del disegno, come è nata questa passione?
È partito tutto da una rivalità. Alle medie avevo un professore che mi paragonava a mia sorella maggiore, mi diceva “non arriverai mai ai suoi livelli”. E queste parole mi hanno incoraggiato a migliorare. Ho pensato: ti faccio vedere io che io valgo qualcosa. Però poi è diventato un qualcosa di più grande.
Quindi inizialmente è stata una sfida. E poi come si è evoluto il tuo percorso?
All’inizio disegnavo per divertimento. Ai tempi delle medie, ad esempio, quando avevo tempo libero mi mettevo in angolino e disegnavo. Così diversi anni li ho passati imparando da autodidatta. Poi, una volta passati gli esami di maturità, mio padre mi ha fatto un regalo importantissimo, mi ha detto: Elvira, ti ho iscritto a una scuola di fumetto. Lì ho fatto davvero i salti di gioia. Il corso mi ha permesso non solo di migliorare molto nell’anatomia umana, ma di studiare come disegnano gli illustratori Marvel e DC.
Al momento ti sei dovuta prendere una pausa forzata dall’accademia. Hai comunque in programma di frequentare il secondo anno e stai portando avanti un progetto interessante
È un progetto che ho modificato tantissime volte, e ci sono stati dei momenti in cui non ero abbastanza ispirata nemmeno per la creazione dei personaggi. Insomma, disegnavo e mi sembrava una specie di copia e incolla di personaggi che avevo sviluppato in precedenza.
Le prime persone a cui vorrei presentarlo? Fanno parte della scuola di fumetto che frequento. Sicuramente loro saranno in grado di fornirmi un parere più professionale.
La mia “ancora di salvezza” di questo work in progress è la musica, perché le canzoni mi stanno aiutando a sviluppare i punti di vista di tutti i personaggi. Una delle tematiche principali, infatti, è l’amore non corrisposto. E grazie a una canzone sono riuscita a dettagliarla meglio questo aspetto.
La passione per il video editing, invece, come è nata?
Dagli youtuber. A far nascere in me la curiosità, nello specifico, è stato Favij. Guardando i suoi video e dicevo: oddio, ma come fa a registrarsi mentre gioca ai videogiochi? Per un po’ di anni sono rimasta col dubbio, poi alle medie ho scoperto i programmi editing e da lì ho cominciato a sperimentare.
Per concludere, il tuo sogno più grande qual è?
Quello di poter rendere il mio progetto visibile a tutti quanti. Magari sotto forma di serie in più episodi…
La tua citazione da condividere con la community ViviComics?
All you ever need is somebody on your team
That can make you realize there ain’t nothing wrong with dreaming
Tutto ciò di cui hai bisogno è qualcuno nella tua squadra
Questo può farti capire che non c’è niente di sbagliato nel sognare
E con questo siamo arrivati alla fine del riassunto della diretta. Se la live su Elvira e su come comunica attraverso le sue passioni ti è piaciuta continua a seguirci! E se hai degli spunti interessanti per la prossima live puoi scriverci a info@vivicomics.com.