Bentornati nella seconda parte del nostro report totale tombale al Napoli Comicon 2019!
Se vi siete persi la prima parte, in cui discutiamo in generale della fiera, vi lasciamo il link all’articolo. Ci trovate un mix di opinioni dei ragazzi che hanno viaggiato con noi, vivendo la giornata di domenica 28 Aprile al 100%!
Prima di archiviare questo Comicon 2019, però, faremo un viaggio completo padiglione per padiglione della fiera napoletana! La mappa la trovate sulla pagina ufficiale. Le storie fatte da noi dal vivo sono tra le storie in evidenza sulla nostra pagina Instagram. Non ci resta altro da fare che iniziare subito!
La gestione degli spazi nel padiglione mostre!
La posizione strategica delle mostre, all’interno del padiglione 1 subito dopo l’ingresso principale, è uno splendido biglietto da visita. Sia chi visita per la prima volta l’evento, sia per tutti gli abituali, il colpo d’occhio una volta all’interno è d’effetto.
Gli spazi squadrati, da ambientazione post-moderna, le pareti monocromatiche (gialle, bianche, oro, blu) che risaltano le tavole a fumetti e i poster colorati. Ogni dettaglio è stato curato alla perfezione, in quello che, secondo il parere di molti, è lo spazio espositivo meglio curato fra tutte le fiere italiane.
Bellissima l’idea di una proiezione per la mostra The Art of Pugni e dell’esposizione “nascosta” per Epoxy.
Un “mercato” di fumetti e gadget!
Proseguendo in quello che è un percorso semi obbligato, ci troviamo nei padiglioni 2 e 4 che, a tutti gli effetti, sono un padiglione unico in cui sono compresse tutte le case editrici fumettistiche e gli stand delle fumetterie. Tra questi due mini spazi, c’è il padiglione 3, ovvero la mostra mercato denominata per il Comicon 2019 Pop Market. Infine la coda dell’ultima area espositiva è stata dedicata, quest’anno, al Tattoo Lab.
Ciò che ne esce fuori è davvero un caos: gli stand non hanno un ordine ed anzi, sembrano messi un po’ a casaccio. In tutto questo marasma che è il grande, vero ed unico punto debole della fiera napoletana, ci perdono un po’ tutti.
Innanzitutto gli stand, che fanno solo da spartiacque per la folla. In secondo luogo il pubblico che non riesce a destreggiarsi fra l’offerta e che deve davvero faticare per ritrovare un rivenditore già visto o raggiungere uno stand a cui è interessato.
Per chi è avvezzo di Comicon sa che questa maxi area è in miglioramento. Non c’è più l’irrespirabile aria degli anni scorsi e quantomeno la parte relativa alle case editrici inizia a prendere una forma più fruibile. Speriamo migliori ancora!
La voglia di giocare del Comicon 2019!
Usciamo dal primo maxi blocco ed è finalmente momento di gioco. I grandi padiglioni 5 e 6, indipendenti dagli altri e dal resto della fiera, sono dedicati entrambi al gioco da tavolo. In realtà il primo è più orientato verso il cardgame ed il rolegame, mentre il secondo va di boardgames duri e puri.
Grandi spazi larghi, una bella zona per il gioco libero, escape room, tavoli ed anche una mini area conferenze. Stiamo parlando sicuramente di un’area molto curata, visto anche la presenza della Giochi Uniti, una delle maggiori case editrici ludiche italiane che è, appunto, di Napoli.
Ogni anno ci si torna volentieri, sempre tante migliorie ed offerte diverse.
Neverland e gli spazi esterni!
Il Parco del Comicon 2019 è, come ogni anno, un mondo a parte. Stiamo parlando di quella che a tutti gli effetti è una location per il gioco di ruolo dal vivo, il cosplay e le rievocazioni medievali che rasenta la perfezione assoluta.
Molto difficile da descrivere, è uno di quei posti che, da cosplayer o da appassionato, devi assolutamente vedere.
Continuano ad essere ben curate tutte le aree esterne della fiera, con prati, i porticcioli dei padiglioni, lo street food e gli stand dei partner sgargianti e colorati. Anche qui, come per l’area mostre ed i padiglioni del gioco, siamo al top.
Quattro passi tra Cinema, Palco e Asian Village!
Arrivati al parco torniamo indietro, affacciandoci dall’altro lato della mostra. La prima cosa che incontriamo è il Teatro Mediterraneo che ospita il cinema e le proiezioni. Bel posto in cui rifugiarsi in caso di pioggia o, al contrario, per il caldo del pomeriggio. Peccato che i posti siano davvero limitati.
Risalendo verso l’ingresso troviamo la zona palco e il grande gazebo dell’Asian Village. Sinceramente non riesco a spiegarmi il motivo per il quale l’Arena Flegrea, una delle migliori zone tematiche dello scorso anno, non siano state confermate per il Comicon 2019. Ciò che ne emerge è una zona asiatica davvero povera, sia di stand che di eventi, ed un palco al caldo e in un punto stretto e morto.
In questo caso, come per l’area fumetti, c’è ancora molto da migliorare.
Un’area videoludica sorprendente!
Ci siamo, il giro è quasi concluso. Siamo arrivati al padiglione 10, l’ultima area prima di tornare ai cancelli da cui eravamo partiti. Un padiglione diviso in tre mini aree che compongono la zona videogames.
Gestito in modo impeccabile, il padiglione presenta una prima parte dedicata alle conferenze ed ai panel, con un palco e tutte le sedute (tra l’altro al piano di sopra c’è un bar con tavolini che si affacciano proprio sul palchetto).
Una seconda parte più caotica con consolle, stand di vendita, postazioni al pc ed anche una piccola zona retrogames. Infine una terza parte gestita da Red Bull che presentava varie postazioni di giochi VR ed in realtà aumentata.
Presa d’assalto come la controparte fumettistica, l’area videogames del Comicon 2019 ha retto abbastanza bene la sfida, nonostante l’aria pesante che vi si respirava a fine giornata. Pensare che due anni fa quell’ala della Mostra d’Oltremare era completamente chiusa ed inaccessibile, però, non fa che rallegrare e sperare bene nel futuro del Comicon.
E così si torna a casa e si conclude, purtroppo, il Comicon 2019. Ma le altre fiere ci aspettano molto presto!