Torna la rubrica del venerdì con le interviste ViviComics, stavolta ospite al Comix & More Pierluigi Rota, storico editore locale! Una vita passata nel mondo dei fumetti fa di Pierluigi un grande esperto di questo particolare mondo a cui siamo molto legati.
In che modo è iniziata la tua passione per i fumetti?
E’ iniziato tutto da un numero dell’Uomo Ragno del 1972 che mio padre comprò mentre ero costretto a letto. In quel numero l’Avvoltoio originale si scontra con il nuovo Avvoltoio. Rimasi affascinato dalla splash page iniziale e dall’atmosfera particolare che infondeva. La mia passione per i fumetti, per la scrittura, per l’editoria e per il giornalismo è nata in quel momento.
In che modo tutto questo ha influenzato l’uomo Pierluigi Rota?
Nel corso degli anni questa mia passione mi ha portato a fondare una casa editrice che si chiamava Lilliput. Non è un caso che tra le pubblicazioni di Lilliput è presente una cronologia sull’Uomo Ragno. Tra l’altro è scritta in modo molto accurato e di recente ho scoperto essere stata citata in numerosi libri sull’argomento.
Sei molto legato all’Uomo Ragno?
Sono legato a questo fumetto perché grazie ad esso Stan Lee ha potuto dare una svolta al mondo dei supereroi! Peter Parker non è un miliardario, non è un alieno, ma un adolescente con tanti problemi. E’ con lui che è nato il motto supereroi con super problemi. L’Uomo Ragno ha i problemi di tutti i giorni, economici, scolastici. Ovviamente mi ci ritrovavo completamente!
Tornando alla Lilliput, in che modo ha influenzato l’editoria locale?
La Lilliput è stata la mia realtà editoriale attiva fino al 2008, con sede a Mottola. La particolarità della mia casa editrice era la completa indipendenza, stampa compresa. Non Avevamo bisogno di una tipografia, ed anzi facevamo stampa su richiesta.
Eri in pratica un free publisher?
All’epoca era una cosa nuova, in molti guardavano con attenzione la mia casa editrice. Ho iniziato facendo spillati, con una vecchia stampante. In seguito all’acquisto di una macchina più complessa sono passato ai brossurati. Il mio motto era piccoli e liberi!
Cos’è successo in seguito?
A quel punto ci fu una svolta. Un gruppo di ragazzi di Lecce mi contattarono per la pubblicazione di una rivista. Contemporaneamente avviai una collaborazione con Lo Spazio Bianco, famoso sito di critica sul fumetto. Purtroppo il numero di copie richieste furono troppe per le mie forze e la mia stampante mi abbandonò. Terminato il lavoro, decisi di chiudere sia la casa editrice che un capitolo importante della mia vita.
E con questo si chiude anche la prima parte dell’intervista dedicata a Pierluigi Rota. Nell’appuntamento di venerdì prossimo ci ritroveremo con lui a parlare di una sua creazione: la rivista Nuvolette! Nel frattempo vi invitiamo a fare un salto sul suo blog cliccando il banner qui in basso! A presto!