Wired Zone: Taranto tra tecnologia e gaming

Bentornati alla nostra settimanale rubrica di interviste, questa settimana ospite Alessandro Pulito di Wired Zone direttamente dall’area videogames del Taranto Comix 2018! Non attendiamo ancora, siamo molto curiosi di saperne di più su questa realtà tecnologica locale!

 

 

Innanzitutto raccontaci un po’ di come sei entrato nel mondo dell’informatica!

La mia azienda nasce grazie al prestito d’onore ben 18 anni fa, nel 2001. Io avevo già esperienze lavorative in ambito informatico, ma in modo molto intraprendente decisi di aprire la mia attività.

Come sei riuscito a distinguerti dagli altri?

Sono riuscito ad aprirla grazie al contributo statale e poi l’ho portata avanti grazie ad una filosofia basata sui valori di onestà, qualità dei prodotti offerti e professionalità con cui si lavora nel settore dei servizi. Dopo 18 anni siamo ancora qui a studiare, perché questo mondo si evolve continuamente.

Ho avuto vantaggi. Mentre io stavo aprendo la mia attività anche la grande distribuzione entrava in questo mondo. A tutto ciò si è aggiunto in seguito Internet. Il mio modo di lavorare mi ha distinto rispetto a questi concorrenti. Ho avuto la possibilità negli anni di creare la mia clientela, la mia nicchia.

Come sei riuscito ad evolvere la tua attività fino ad oggi?

Negli anni ho avuto degli stimoli che mi hanno fatto crescere. Crescendo ho investito molto e sono riuscito a definire l’identità della mia realtà commerciale. Ho iniziato a scegliere prodotti più particolari, di puntare sulla personalizzazione e sulle nuove tecnologie. E’ iniziato un percorso lungo ed intenso che ha portato Wired Zone ad essere qui al Taranto Comix con molta soddisfazione.

Perché hai deciso di puntare sui videogiochi?

Ci sono due motivi dietro questa scelta! Innanzitutto sono stato sempre appassionato di videogames, fin da bambino. Seconda cosa, possiamo dire che negli ultimi anni sia esplosa una bomba nucleare in questo ambito! C’è stata una richiesta di macchine da gaming a cui i produttori si sono adeguati, con un numero enorme di articoli interessanti sul mercato. E parlo sia di hardware che di articoli per migliorare l’estetica dei pc.

Come risponde Taranto a tutto questo?

L’ambiente tarantino è molto particolare. Sotto l’aspetto economico purtroppo la possibilità di spesa a Taranto è bassa, per motivi abbastanza noti. C’è però da dire che in una città in cui l’offerta scarseggia, basta avere l’idea giusta, un po’ di coraggio, buona volontà e pazienza, per trarne molte soddisfazioni economiche e professionali. Inoltre a Taranto ci sono molti ragazzi, come i presenti qui oggi e gli stessi organizzatori del Taranto Comix, che meritano davvero un premio perché sono rimasti l’anima di questa città impoverita di attività e iniziative. Sono fiducioso!

Wired Zone opta molto per i retrogames, come mai questa scelta?

Io da bambino vivevo nel periodo in cui, per giocare ai videogiochi, dovevi andare in una sala giochi fuori casa; i nostri genitori poi, non erano molto compatibili con la tecnologia come invece succede oggi e ci accontentavamo di quei pochi spiccioli per farci la nostra partita ai giochi del momento. Ora che abbiamo la possibilità di giocarci a casa perché rinunciare a quei cult?

Basandoci su un sistema preesistente, abbiamo creato un nostro cabinato in vari modelli, con grafiche, stampe e taglio del legno completamente realizzati da noi. Anche lo stesso software è stato personalizzato e interamente realizzato da noi.

Cosa vi ha portato negli eventi di cultura nerd?

Abbiamo inizialmente fatto delle esperienze in un centro commerciale. Siamo stati notati e contattati per gestire l’area videogiochi di alcuni eventi locali, tra cui questo Taranto Comix. In realtà abbiamo sempre partecipato timidamente a queste fiere, non avendo esperienze dirette. Sicuramente per noi è una grande pubblicità partecipare ad una fiera a cui partecipano persone direttamente interessate a tecnologia e videogiochi!

Wired Zone Giapponese

Quali sono le prospettive di Wired Zone per il futuro?

Il mio impegno, al momento, è quello di creare una community intorno a Wired! Abbiamo aperto una seconda sala, nel mio vecchio negozio, in cui organizziamo feste tecnologiche. VR, consolle, retrogaming… anche giochi da tavolo in collaborazione con The Throne of Games. Corsi di giapponese, di fumetto, modellismo con la comunità di games workshop… tutto questo perché la comunità e la condivisione è il punto di forza sul quale poi poter lavorare. Evitare che ci sia un bancone tra noi di Wired Zone ed il cliente è la cosa più importante! Venite a trovarci sulla nostra pagina Facebook!