Il nostro terzo appuntamento con le guide al gioco da tavolo moderno esplorerà, finalmente, il mondo dei cardgames!
Nella nostra road al Play – Festival del gioco di Modena abbiamo deciso di esplorare, e spiegare, il panorama ludico attuale. La guida ai boardgames è disponibile a questo link, quella ai giochi di ruolo in questa pagina.
Eccezionalmente questa settimana ci saranno ben due puntate dedicate al gioco. Noi di ViviComics ci prendiamo una settimana di standby dal mondo delle fiere e degli eventi nerd per monitorare la situazione particolare causata dall’emergenza coronavirus!
Basta indugi, parliamo di cardgames!
Cosa sono i giochi di carte collezionabili?
Secondo la definizione classica, un gioco di carte può definirsi collezionabile quando una certa produzione tematica competitiva abbia bisogno di carte vendute in assortimenti casuali. Il primo cardgame in assoluto, che ne ha definito le regole ed è tuttora il più venduto, è Magic – The Gathering.
La maggior parte dei cardgames constano di un mazzo base e di pacchetti di espansioni contenenti varie carte. Sia il mazzo che le espansioni sono composti in maniera casuale, rendendo di fatto il collezionismo la principale caratteristica distintiva dei cardgames.
La longevità di questo tipo di gioco è data dal fatto che il sistema di gioco si divida in temi o stagioni, per ognuna delle quali esistono i propri mazzi base e le relative espansioni. Quasi sempre le stagioni danno il via ad una serie di campionati competitivi a livello mondiale con premi di rilevanza economica non indifferente.
I cardgames discendono direttamente dalle figurine collezionabili sportive molto in voga negli U.S.A. Nate attorno al 1900, queste figurine cartonate non adesive rappresentavano inizialmente i campioni del baseball, per essere esportate poi in tanti altri campi. In Italia, questo tipo di figurine è meglio conosciuto con il nome di lamincards.
I principali cardgames mondiali!
Magic a parte, sono numerosi i giochi di carte collezionabili conosciuti e giocati in tutto il mondo. I due principali concorrenti sono senza dubbio Yu-Gi-Oh e Pokémon Trading Card Game. Entrambi si rifanno al modello di gioco del fratello maggiore: punti vita da portare a zero per la vittoria, carte con poteri e abilità che si affrontano fra loro in combattimento, stagioni di gioco predefinite.
A questi tre colossi si aggiungono Cardfight! Vanguard e Force of Will che vi si differenziano per alcune modifiche nello stile di gioco.
Sebbene le meccaniche di gioco siano proprie dei cardgames, il gioco Keyforge non è un gioco di carte collezionabili. L’autore Richard Garfield, lo stesso di Magic, ha appositamente creato Keyforge con mazzi casuali precostituiti unici fra loro, impossibili da mescolare. Il gioco in questione, nonostante la meccanica, è a tutti gli effetti un boardgame.
Piccola guida alla rarità delle carte!
La seconda principale caratteristica dei cardgames, oltre alla collezionabilità, è la rarità di esse. Le carte non hanno la stessa tiratura e molto spesso per ogni carta ci sono diversi tipi di olografie.
Per ogni mazzo dei cinque principali cardgames abbiamo numerose carte comuni; molte carte sono non comuni, ed alcune sono rare: queste tre tipologie di carte si trovano spesso nei pacchetti di espansioni ed il loro valore sul mercato è relativamente basso.
Le carte rare, poi, possono essere stampate su carta olografica. Tutte le carte rare olografiche prendono il nome di ultrarare.
Esistono però diversi tipi di olografia, in una scala che aumentando di particolarità vede un abbassamento della tiratura e, ovviamente, un aumento del valore di mercato della carta stessa. Ogni gioco ha dato un proprio nome specifico alle carte olografiche: per spiegare facilmente la scala di rarità, noi prenderemo in esempio il Pokémon TCG, che meglio esprime questo concetto.
Sul gradino più basso delle ultrarare ci sono le classiche Holo: nel riquadro dell’illustrazione, lo sfondo è olografico mentre la creatura è disegnata in modo normale. A livello più alto ci sono le Shining: nel riquadro dell’illustrazione la creatura è olografica mentre lo sfondo è disegnato in modo normale. Ancora un salto in su e troviamo le Reverse: tutta la carta è olografica tranne il riquadro dell’illustrazione, che è completamente disegnato in modo normale. Infine le più rare in assoluto: le Full Art, nelle quali non esiste un riquadro con illustrazione, bensì la creatura è disegnata su tutta la carta e la carta stessa è interamente olografica.
Le Full Art del Pokémon TCG, come le Black Lotus di Magic o le Secret Platinum Rare di Yu-Gi-Oh arrivano tranquillamente ad un valore di mercato superiore ai 500€ a carta.
Prossimo appuntamento?
Il mondo dei cardgames è più nitido con la nostra guida? Seguiteci sul nostro profilo Instagram per qualche piccolo suggerimento a riguardo! Qui sul blog ci rivediamo già venerdì: parleremo di wargames e miniature. A presto!