Per molti cosplayer, il nome Forrest Ackerman non dice assolutamente nulla. Nel 1939 quest’uomo, considerato il primo esperto della cultura nerd, decise di presentarsi al primo WorldCon con un costume del film di fantascienza Things to Come: fu proprio lui il primo cosplayer.
Cinquant’anni dopo, di ritorno dal WorldCon annuale, la stampa giapponese coniò il termine cosplay per indicare l’usanza dei fan americani di travestirsi e comportarsi come i loro idoli di film e fumetti.
Dal WorldCon, la prima fiera nerd, ad oggi, la diffusione delle convention dedicate sono aumentate in modo esponenziale. Di pari passo, anche i cosplayer hanno vissuto una vera e propria esplosione.
Dalla fine del primo decennio degli anni 2000, inoltre, a questo mondo particolare si sono aggiunti altri soggetti importantissimi. I cosmaker, i negozi di distribuzione di materiali per props, le sartorie specializzate. Nei prossimi due articoli, però, parleremo di un’altra categoria che ha ritrovato forza e passione con l’ausilio del cosplay. Stiamo parlando dei fotografi!
Le Harajuku Girl!
Per capire in che modo nasce questo rapporto particolare, dobbiamo continuare il nostro viaggio nel tempo tornando alla fine degli anni ’80. Nel quartiere di Harajuku, a Tokyo, iniziano a radunarsi ragazzi dagli stili più inusuali ed iconici. A farne da padrone sono le lolita girl e, per gli uomini, i cyberpunk. Le due strade principali del quartiere, Takeshita e Omotesando diventano così piazze d’incontro uniche al mondo.
Attirati da questo insieme di stili diversi, gli appassionati di fotografia sono diventati in pochissimo tempo i veri co-protagonisti. Le Harajuku Girl, come vengono tuttora chiamate le ragazze che escono nel quartiere, diventano modelle per mostre fotografiche che fanno il giro del pianeta, attirando altri ragazzi, altri stili…
Ed in questo continuo rinnovamento di culture e sottoculture fa la sua comparsa il cosplay. In una Harajuku satura di colori differenti, le varie correnti iniziano ad incontrarsi in giorni ed orari ben definiti: per i cosplayer l’appuntamento è fissato alla domenica pomeriggio.
Le domeniche pomeriggio ad Harajuku negli anni ’90 vedevano un ricco palinsesto fatto di cosplay più o meno realistici, a volte molto sexy, altre quasi caricaturiali, ma sempre perfette. I turisti accorrevano (e proprio per questo nasce quella che oggi è considerata la via dello shopping della capitale giapponese). I fotografi le seguivano, affascinati e vogliosi di fare successo.
In poco tempo nacquero le prime convention dedicate al cosplay, e molte convention nerd crearono dei mini eventi interni appositi. In breve, cosplay e fotografia entrarono nel vasto universo culturale mondiale. Dal World Cosplay Summit al Lucca Comics il passo è stato brevissimo. Poi, con l’esplosione della moda nerd un decennio fa, arriviamo, infine, ai giorni nostri.
Cosplayer vs fotografi
Questa nostra guida/approfondimento entra nel vivo fra qualche giorno! Appuntamento venerdì pomeriggio con la seconda parte: una sfida totale fra una cosplayer ed una fotografa… non potete perderla! Nel frattempo ci vediamo sul nostro profilo Instagram!